I requisiti per la pirolisi riguardano diversi aspetti chiave, tra cui le misure di sicurezza, il controllo delle emissioni e le fasi specifiche del processo. I protocolli di sicurezza sono fondamentali a causa delle alte temperature coinvolte, che possono portare a incendi o esplosioni se non gestite correttamente. I sistemi di controllo delle emissioni sono necessari per gestire i gas e il particolato prodotti durante la pirolisi. Il processo di pirolisi in sé consiste nell'essiccare la materia prima, sottoporla a temperature elevate in assenza di ossigeno, quindi condensare e raccogliere i prodotti.
Misure di sicurezza:
La pirolisi comporta il riscaldamento di materiali ad alte temperature, che possono essere pericolose se non gestite correttamente. I materiali utilizzati nella pirolisi possono essere infiammabili, aumentando il rischio di incendio o esplosione. Per ridurre questi rischi, è essenziale una corretta progettazione delle apparecchiature, compresa l'installazione di sistemi di sicurezza come i sistemi antincendio e le apparecchiature antideflagranti. Anche il rispetto delle linee guida sulla sicurezza è fondamentale per garantire la sicurezza del processo.Controllo delle emissioni:
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Durante la pirolisi si producono varie emissioni, tra cui gas, composti organici volatili (COV) e particolato. Per evitare il rilascio di questi inquinanti nell'atmosfera, gli impianti di pirolisi devono disporre di sistemi efficaci di controllo delle emissioni. Questi sistemi includono generalmente scrubber, filtri e apparecchiature di monitoraggio per garantire che le emissioni siano entro limiti accettabili e non danneggino l'ambiente.Fasi del processo:
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Essiccazione:
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La prima fase della pirolisi prevede l'essiccazione della materia prima per rimuovere l'umidità. Questa fase è fondamentale perché i materiali umidi possono ostacolare il processo di pirolisi consumando calore per l'evaporazione anziché per la decomposizione. L'essiccazione viene generalmente eseguita per ridurre il contenuto di umidità a non più del 15%, assicurando che la materia prima sia sufficientemente asciutta per essere lavorata in modo efficiente nelle fasi successive.Pirolisi:
In questa fase, la materia prima essiccata viene riscaldata ad alte temperature, in genere tra i 400 e gli 800 gradi Celsius, in assenza di ossigeno. Questa decomposizione termica scompone il materiale organico in gas volatili, prodotti liquidi e carbone solido. La temperatura e le condizioni specifiche possono variare a seconda dei prodotti desiderati e del tipo di materia prima utilizzata.
Condensazione e raccolta: