Il THC può essere danneggiato a temperature superiori a 120°C (248°F) a causa della degradazione termica.
Ciò è particolarmente importante durante il processo di decarbossilazione e la distillazione a breve distanza.
Un attento controllo della temperatura è essenziale per prevenire l'ossidazione del THC in CBN e altre forme di degradazione.
Durante i processi di estrazione e distillazione del THC, vengono utilizzate varie temperature per isolare e purificare il composto.
Inizialmente, il THC viene isolato a una temperatura di 157 gradi Celsius durante la distillazione frazionata.
Questa temperatura elevata è necessaria per vaporizzare efficacemente il THC lasciando gli altri composti.
Ciò consente di raccogliere il THC in forma pura.
Tuttavia, in una fase successiva di decarbossilazione, che attiva gli effetti psicoattivi del THC, la temperatura deve essere controllata con precisione.
La decarbossilazione richiede il riscaldamento del THC a 104° Celsius.
Se questa temperatura viene superata, o se il THC viene esposto a temperature superiori a 120°C durante processi come la distillazione a breve distanza, può portare all'ossidazione del THC in cannabinolo (CBN) e ad altre forme di degradazione.
Questa degradazione non solo altera la potenza del THC, ma modifica anche il profilo complessivo dell'estratto di cannabis.
Può potenzialmente influenzare le sue proprietà terapeutiche e psicoattive.
Nei sistemi di estrazione commerciali, il mantenimento di temperature costanti è fondamentale.
Ciò si ottiene tipicamente attraverso l'uso di recipienti rivestiti in cui vengono fatti circolare acqua, olio o altri liquidi per regolare la temperatura all'interno della camera di estrazione.
Il surriscaldamento durante questi processi può portare a perdite significative nella qualità e nella quantità di THC.
Questo sottolinea l'importanza di un controllo preciso della temperatura nell'industria della cannabis e della canapa.
4 Temperature chiave da conoscere per l'estrazione e la distillazione del THC
1. 120°C (248°F) - La soglia per il danneggiamento del THC
A temperature superiori a 120°C, il THC inizia a degradarsi a causa dell'ossidazione termica.
Questo può portare alla formazione di CBN e di altri composti indesiderati.
2. 157°C - Temperatura di distillazione frazionata
Il THC viene isolato a 157°C durante la distillazione frazionata.
Questa temperatura elevata è necessaria per un'efficace vaporizzazione del THC.
3. 104°C - Temperatura di decarbossilazione
La decarbossilazione richiede il riscaldamento del THC a 104°C.
Questo processo attiva gli effetti psicoattivi del THC.
4. Controllo della temperatura costante nei sistemi commerciali
Il mantenimento di temperature costanti è fondamentale nei sistemi di estrazione commerciali.
Per regolare la temperatura e prevenire il surriscaldamento, si utilizzano recipienti rivestiti.
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