La capacità termica specifica di fusione, nota anche come calore latente di fusione, è la quantità di energia termica necessaria per far passare un'unità di una sostanza dallo stato solido a quello liquido senza una variazione di temperatura. I riferimenti forniti indicano che la capacità termica specifica di fusione è pari a -79,7 cal/g o -330.000 J/kg. Questo valore rappresenta l'energia assorbita dalla sostanza durante la fusione.
Per spiegarlo meglio, quando una sostanza viene riscaldata, la sua temperatura aumenta a causa dell'assorbimento di energia termica. Tuttavia, al punto di fusione, l'energia termica assorbita viene utilizzata per rompere i legami intermolecolari all'interno della sostanza solida, facendole cambiare stato da solido a liquido. Questo processo richiede una quantità specifica di energia, che è il calore latente di fusione. Nel caso citato, -79,7 cal/g o -330.000 J/kg è la quantità di energia necessaria per fondere rispettivamente un grammo o un chilogrammo della sostanza.
È importante notare che il segno negativo indica che l'energia viene assorbita dalla sostanza durante il processo di fusione. Al contrario, quando la sostanza congela, viene rilasciata la stessa quantità di energia, rappresentata da un valore positivo (+79,7 cal/g o +330.000 J/kg). Questo scambio di energia è fondamentale per comprendere la termodinamica dei cambiamenti di fase ed è essenziale in diverse applicazioni industriali e scientifiche, come la metallurgia e la scienza dei materiali.
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