I diamanti sintetici sono prodotti principalmente con due metodi: l'alta pressione/alta temperatura (HPHT) e la deposizione chimica da vapore (CVD). Il metodo HPHT prevede l'uso di apparecchiature specializzate come la pressa a nastro, la pressa cubica e la pressa a sfera divisa (BARS) per creare condizioni di pressione e temperatura estreme. Queste macchine facilitano la crescita dei diamanti a partire da un piccolo seme di diamante posto in una fonte di carbonio, tipicamente grafite altamente raffinata, in condizioni controllate di alta pressione e temperatura. Il metodo CVD, sebbene più costoso, prevede la creazione di un plasma di carbonio su un substrato, che deposita atomi di carbonio per formare un diamante. Questo metodo è noto per la produzione di diamanti di alta qualità adatti alla gioielleria.
Metodo ad alta pressione/alta temperatura (HPHT):
- Il metodo HPHT utilizza tre tipi di presse:Pressa a nastro
- : Questa macchina genera un'alta pressione utilizzando due forti pistoni che applicano una pressione uguale in direzioni opposte. Questa configurazione garantisce una distribuzione uniforme della pressione, necessaria per la sintesi del diamante.Pressa cubica
- : Questa pressa utilizza pistoni situati in tutta la macchina per creare alta temperatura e pressione da più direzioni, migliorando l'efficienza del processo di crescita del diamante.Pressa a sfera divisa (BARS)
: Sebbene non sia descritta in dettaglio nel testo fornito, questa pressa è nota per la sua capacità di creare condizioni di alta pressione precise e stabili.
Nel processo HPHT, un piccolo seme di diamante viene inserito in una fonte di carbonio e viene utilizzata una miscela di catalizzatori contenente metalli e polveri. Quando la macchina viene attivata, la miscela di catalizzatori si scioglie, permettendo alla grafite di dissolversi e di formare strati sul seme di diamante. Dopo il raffreddamento, si forma un diamante sintetico.Metodo della deposizione chimica da vapore (CVD):
Il metodo CVD prevede l'inserimento di un substrato in una camera a vuoto e il suo riscaldamento a temperature comprese tra i 2000 e i 2500°C. Un gas ricco di carbonio, in genere metano, viene introdotto nella camera e scomposto per creare un plasma di carbonio. Gli atomi di carbonio di questo plasma si depositano sul substrato, formando uno strato di diamante. Questo metodo è particolarmente efficace per produrre diamanti di alta qualità adatti alla gioielleria, anche se è più costoso del metodo HPHT.