I diamanti sintetici vengono creati con due metodi principali: l'alta pressione/alta temperatura (HPHT) e la deposizione chimica da vapore (CVD). Questi metodi richiedono attrezzature specializzate per simulare le condizioni estreme necessarie alla formazione del diamante.
Metodo ad alta pressione/alta temperatura (HPHT)
1. Pressa a nastro
La pressa a nastro utilizza due robusti pistoni per applicare una pressione uguale in direzioni opposte. Questa configurazione garantisce una distribuzione uniforme della pressione, fondamentale per la sintesi del diamante.
2. Pressa cubica
La pressa cubica utilizza pistoni situati in tutta la macchina per creare temperatura e pressione elevate da più direzioni. Ciò aumenta l'efficienza del processo di crescita del diamante.
3. Pressa a sfera divisa (BARS)
Sebbene non sia descritta in dettaglio nel testo fornito, la pressa a sfera divisa è nota per la sua capacità di creare condizioni di alta pressione precise e stabili.
Nel processo HPHT, un piccolo seme di diamante viene inserito in una fonte di carbonio, in genere grafite altamente raffinata. Viene utilizzata una miscela di catalizzatori contenente metalli e polveri. Quando la macchina viene attivata, la miscela di catalizzatori si scioglie, permettendo alla grafite di dissolversi e di formare strati sul seme di diamante. Dopo il raffreddamento, si forma un diamante sintetico.
Metodo della deposizione chimica da vapore (CVD)
1. Configurazione della camera a vuoto
Il metodo CVD prevede l'inserimento di un substrato in una camera a vuoto e il suo riscaldamento a temperature comprese tra i 2000 e i 2500°C.
2. Formazione del plasma di carbonio
Un gas ricco di carbonio, tipicamente metano, viene introdotto nella camera e scomposto per creare un plasma di carbonio.
3. Formazione dello strato di diamante
Gli atomi di carbonio del plasma si depositano sul substrato, formando uno strato di diamante. Questo metodo è particolarmente efficace per produrre diamanti di alta qualità adatti alla gioielleria, anche se è più costoso del metodo HPHT.
Entrambi i metodi richiedono attrezzature sofisticate e un controllo preciso delle condizioni ambientali per sintetizzare i diamanti. La scelta tra HPHT e CVD dipende spesso dalla qualità e dall'applicazione desiderata del diamante: l'HPHT è più comunemente utilizzato per i diamanti di qualità industriale e il CVD per i diamanti di qualità per la gioielleria.
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