I forni da laboratorio sono strumenti versatili utilizzati in vari processi scientifici, principalmente per applicazioni di riscaldamento e asciugatura. Sono disponibili in diversi intervalli di temperatura, tipi di convezione (a gravità o ad aria forzata) e dimensioni (da banco o a pavimento), con la maggior parte dei modelli elettrici.
Applicazioni dei forni da laboratorio:
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Sterilizzazione ed essiccazione:
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I forni da laboratorio sono comunemente utilizzati per la sterilizzazione, che consiste nel riscaldare i materiali ad alte temperature per eliminare i microrganismi. Vengono utilizzati anche per l'asciugatura dei campioni, dove il sistema di riscaldamento a convezione disidrata delicatamente i campioni senza calore radiante diretto, consentendo una rimozione controllata dell'umidità.Test e trattamento dei materiali:
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Le alte temperature (fino a 250°C o più) dei forni da laboratorio li rendono adatti per testare le proprietà dei materiali sotto il calore e per la lavorazione di materiali che richiedono trattamenti ad alta temperatura. Ciò include processi come la cottura di substrati o la polimerizzazione di campioni attraverso la cottura lenta e la disidratazione.
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Analisi gravimetrica e trattamento termico:
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I forni da banco, un tipo di forno da laboratorio, sono utilizzati per l'analisi gravimetrica, che consiste nel determinare il peso delle sostanze prima e dopo il riscaldamento per valutarne la composizione. Vengono utilizzati anche per il trattamento termico di materiali come le parti in acciaio, migliorandone le proprietà meccaniche attraverso processi di riscaldamento e raffreddamento controllati.Incenerimento e sinterizzazione:
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I forni vengono utilizzati per l'incenerimento, un processo che prevede la combustione dei materiali organici dai campioni, e per la sinterizzazione, che compatta e forma una massa solida di materiale mediante il calore o la pressione senza fonderlo fino al punto di liquefazione.
Determinazione dei solidi volatili e sospesi:
Questi forni aiutano ad analizzare il contenuto di solidi volatili e sospesi nei campioni riscaldandoli a temperature specifiche e misurando la perdita di peso, che indica la quantità di materia volatile.
Polimerizzazione e cottura: