In breve, qualsiasi materiale elettricamente conduttivo può essere riscaldato per induzione. Tuttavia, l'efficienza del processo di riscaldamento dipende drasticamente da due proprietà chiave: la resistività elettrica e, soprattutto, la permeabilità magnetica. Questo è il motivo per cui i metalli ferrosi come il ferro e l'acciaio si riscaldano eccezionalmente bene, mentre i metalli non ferrosi come il rame e l'alluminio richiedono parametri diversi.
Il principio fondamentale da comprendere è che il riscaldamento a induzione non riguarda il fatto che il materiale sia "magnetico" nel senso comune, ma la sua capacità di condurre elettricità e interagire con un campo magnetico. I metalli ferrosi sono semplicemente molto più efficienti perché generano calore attraverso due meccanismi separati, mentre altri conduttori ne usano solo uno.
La fisica dietro il riscaldamento a induzione
Per selezionare il materiale giusto, devi prima comprendere i due fenomeni che generano calore: le correnti parassite e l'isteresi magnetica. L'efficacia di ciascuno dipende interamente dalle proprietà del materiale.
Il ruolo della resistività elettrica (correnti parassite)
Una bobina di induzione genera un potente campo magnetico alternato.
Quando un materiale conduttivo viene posto all'interno di questo campo, esso induce correnti elettriche circolanti all'interno del materiale. Queste sono note come correnti parassite.
Ogni materiale ha una certa resistenza al flusso di elettricità. Questa resistività elettrica provoca attrito mentre le correnti parassite fluiscono, il che genera calore preciso e localizzato. Questo è l'unico meccanismo per riscaldare materiali non magnetici come alluminio, rame e ottone.
La potenza dell'isteresi magnetica
I metalli ferrosi (come ferro, nichel e cobalto) hanno una fonte di calore aggiuntiva e più potente.
Questi materiali sono composti da piccole regioni magnetiche chiamate domini. Il campo magnetico alternato della bobina di induzione fa sì che questi domini invertano rapidamente la loro polarità, miliardi di volte al secondo.
Questo rapido capovolgimento crea un immenso attrito interno, che genera un calore significativo. Questo effetto di isteresi è ciò che rende i metalli ferrosi molto più veloci ed efficienti nel riscaldamento rispetto alle loro controparti non ferrose.
Il punto di Curie: una soglia critica
L'isteresi funziona solo finché il materiale è magnetico.
Ogni materiale magnetico ha una temperatura specifica, chiamata punto di Curie (o temperatura di Curie), alla quale perde le sue proprietà magnetiche. Per l'acciaio, questa è di circa 770°C (1420°F).
Una volta che un materiale viene riscaldato oltre il suo punto di Curie, il riscaldamento per isteresi si ferma completamente. Da quel momento in poi, qualsiasi ulteriore riscaldamento viene realizzato solo attraverso il meccanismo meno efficiente delle correnti parassite.
Una guida pratica ai materiali
I materiali possono essere raggruppati in tre categorie in base alla loro idoneità al riscaldamento a induzione.
Candidati eccellenti (metalli ferrosi)
Questi materiali beneficiano sia delle correnti parassite che dell'isteresi, rendendoli ideali per l'induzione.
- Acciai al carbonio
- Acciai legati
- Acciai inossidabili (gradi magnetici, ad es. serie 400)
- Ghisa
- Nichel
- Cobalto
Buoni candidati (conduttori non ferrosi)
Questi materiali possono essere riscaldati ma si basano esclusivamente sulle correnti parassite. Il processo spesso richiede frequenze più elevate e più potenza.
- Alluminio
- Rame
- Ottone
- Titanio
- Grafite
Candidati non idonei (isolanti)
Questi materiali sono isolanti elettrici e non possono avere correnti indotte al loro interno. Pertanto, non possono essere riscaldati direttamente per induzione.
- Plastiche
- Vetro
- Ceramiche
- Legno
- Tessuti
È possibile riscaldare questi materiali indirettamente utilizzando un suscettore conduttivo (come un crogiolo di grafite o metallo) che viene riscaldato per induzione e trasferisce il suo calore al materiale non conduttivo.
Comprendere i compromessi e i fattori chiave
Scegliere semplicemente un materiale conduttivo non è sufficiente. Il successo di un processo di induzione è determinato da una combinazione di fattori.
Frequenza e potenza
La frequenza della corrente alternata è fondamentale. Le frequenze più alte vengono utilizzate per il riscaldamento superficiale o per piccole parti, mentre le frequenze più basse penetrano più in profondità nel materiale, il che è migliore per parti grandi o per la tempra profonda. Il riscaldamento di metalli non ferrosi spesso richiede frequenze significativamente più alte per generare correnti parassite sufficienti.
Resistività del materiale
Un errore comune è pensare che una maggiore conduttività sia sempre migliore. In realtà, un materiale come il rame ha una resistenza elettrica molto bassa, il che può renderlo più difficile da riscaldare perché le correnti parassite fluiscono con poco attrito. La maggiore resistività dell'acciaio è in realtà un vantaggio, poiché crea più calore dalla stessa quantità di corrente (perdite I²R).
Design della bobina e accoppiamento
La forma della bobina di induzione e la sua prossimità al pezzo sono fondamentali. La "distanza di accoppiamento" determina l'efficienza con cui il campo magnetico viene trasferito alla parte. Una bobina ben progettata è cruciale per un processo di riscaldamento efficace e ripetibile.
Fare la scelta giusta per la tua applicazione
La scelta del materiale e i parametri del processo sono dettati interamente dal tuo obiettivo finale.
- Se il tuo obiettivo principale è il riscaldamento rapido ed efficiente per la forgiatura o la tempra: i metalli ferrosi come l'acciaio al carbonio sono la scelta migliore grazie al potente effetto di doppio riscaldamento di isteresi e correnti parassite.
- Se il tuo obiettivo principale è la brasatura o la fusione di metalli non magnetici come rame o alluminio: pianifica un sistema che utilizzi frequenze più elevate e abbia una potenza sufficiente per compensare l'assenza di riscaldamento per isteresi.
- Se il tuo obiettivo principale è la polimerizzazione di un adesivo su un assemblaggio non conduttivo: l'induzione diretta è impossibile; devi progettare il processo attorno al riscaldamento indiretto di un elemento conduttivo che trasferisce energia termica al tuo materiale target.
Comprendendo questi principi di conduttività e magnetismo, puoi selezionare con sicurezza il materiale e il processo ideali per qualsiasi sfida di riscaldamento a induzione.
Tabella riassuntiva:
| Categoria di materiale | Proprietà chiave | Meccanismo di riscaldamento | Esempi comuni | 
|---|---|---|---|
| Candidati eccellenti | Alta permeabilità magnetica, buona resistività elettrica | Correnti parassite e isteresi magnetica | Acciaio al carbonio, acciaio inossidabile, ghisa, nichel | 
| Buoni candidati | Alta conduttività elettrica, non magnetici | Solo correnti parassite | Alluminio, rame, ottone, titanio, grafite | 
| Materiali non idonei | Isolanti elettrici | Non possono essere riscaldati direttamente | Plastiche, vetro, ceramiche, legno | 
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