I diamanti coltivati in laboratorio possono presentare inclusioni uniche che li distinguono dai diamanti naturali. Queste inclusioni sono il risultato dei diversi metodi utilizzati per creare diamanti coltivati in laboratorio, come la deposizione chimica da vapore (CVD) e l'alta pressione e alta temperatura (HPHT).
4 inclusioni chiave da conoscere
1. Tracce di idrogeno
I diamanti coltivati in laboratorio con il metodo CVD contengono spesso tracce di idrogeno. Questo perché il processo CVD comporta la scomposizione di gas ricchi di carbonio, come il metano, in atomi di idrogeno e carbonio. Queste tracce di idrogeno non sono tipicamente presenti nei diamanti naturali e costituiscono una caratteristica distintiva dei diamanti coltivati con il metodo CVD.
2. Inclusioni di metallo fluido
I diamanti sintetici HPHT presentano spesso inclusioni di metallo fluido, che appaiono nere e opache alla luce trasmessa ma hanno una lucentezza metallica alla luce riflessa. Queste inclusioni sono spesso composte da nichel-ferro (Ni-Fe) e possono talvolta essere magnetiche. Si tratta di una caratteristica dei diamanti HPHT, raramente riscontrabile nei diamanti naturali.
3. Inclusioni di grafite
I diamanti sintetici coltivati mediante CVD contengono spesso inclusioni di grafite scura o altre inclusioni minerali. Queste inclusioni sono il risultato dell'esclusivo processo di crescita CVD e si differenziano dalle inclusioni metalliche per la mancanza di lucentezza metallica. Le inclusioni di grafite sono specifiche dei diamanti CVD e non sono tipicamente presenti nei diamanti naturali o HPHT.
4. Modelli strutturali unici
I diamanti coltivati in laboratorio, sia CVD che HPHT, possono presentare modelli strutturali unici che non si trovano nei diamanti naturali. Ad esempio, i diamanti CVD tendono a mostrare modelli di deformazione a bande, che sono marcatori distinti utilizzati dagli scienziati per differenziarli dai diamanti HPHT. Al contrario, i diamanti HPHT non mostrano alcun modello di deformazione a causa dell'ambiente di pressione uniforme in cui vengono coltivati.
Le inclusioni e i modelli strutturali sono fondamentali per distinguere i diamanti coltivati in laboratorio da quelli naturali. Sono il risultato diretto delle condizioni controllate e specifiche in cui vengono prodotti i diamanti coltivati in laboratorio, a differenza dei processi naturali variegati e incontrollati che formano i diamanti naturali.
Continua ad esplorare, consulta i nostri esperti
Scoprite le affascinanti complessità dei diamanti coltivati in laboratorio con KINTEK SOLUTION. La nostra ricerca all'avanguardia e le nostre metodologie precise garantiscono diamanti sintetici di altissima qualità, con tracce di idrogeno distinte, inclusioni di metalli fluidi e modelli strutturali unici, che li distinguono dalle loro controparti naturali.Scoprite la bellezza e la scienza che si celano dietro queste straordinarie gemme: esplorate oggi stesso KINTEK SOLUTION per le vostre esigenze di diamanti da laboratorio.